cannaiola di marta Imbottigliamo
la poesia
Sulle colline sopra il lago di Bolsena, una terra antica creata dai vulcani porta in grembo le vigne cantate dai poeti. Un vino che bisogna assaggiare.
cannaiola di marta Vini artigianali
di "territorio"
Ogni vino è espressione del luogo in cui nasce e cresce. La sapienza e la tradizione dei vignaiuoli fanno il resto, dando vita a prodotti di grande qualità.
Tradizione e
innovazione
cannaiola di Marta Da millenni le cantine sono fatte sotto terra, il miglior ambiente per produrre e conservare il vino. La nostra, con la giusta dose di modernità e tecnologia, non fa eccezione.

Azienda agricola San Lazzaro

I Vini della Tradizione

L’Azienda

L’Azienda Agricola San Lazzaro è un’attività familiare, nata nel 2002 per volontà di Giacomo e Costantino Scatarcia con l’intento di produrre grandi vini della tradizione, in modo artigianale e sostenibile.

Siamo nella DOC Colli Etruschi Viterbesi in un territorio di origine vulcanica di antica ed alta vocazione vitivinicola nei comuni Marta e Capodimonte, immersi nella natura incontaminata tipica della sponda Sud del Lago di Bolsena.

La parte principale delle nostre vigne si affaccia proprio sul lago, per un’estensione aziendale pari a circa 8 ha.

Le vigne sono circondate dai boschi di castagno e quercia e da uliveti. Sono inerbite in modo naturale e gestite con la cura e la conoscenza del vignaiolo, in modo sostenibile.
Cerchiamo così di produrre vini eleganti, complessi e di grande personalità. Nelle nostre bottiglie di vino, direttamente dalle vigne, mettiamo cuore, anima, lavoro, fatica, testimonianze di antiche tradizioni e l’amore per la nostra terra.

La nostra filosofia

cannaiola-di-martaLa nostra famiglia ha mantenuto le antiche testimonianze legate agli usi e alle consuetudini rurali, alimentando il crescente amore per la terra ed il territorio che è stato rafforzato dai lunghi racconti ed insegnamenti sul campo da parte dei nonni.
Il nostro vino infatti rappresenta una sintesi tra tradizione storica e modernità e volge il suo sguardo a mercati più ampi e metodologie innovative, senza mai dimenticare i metodi ed il buon sapere antico che costituiscono la base e l’eredità del proprio patrimonio culturale.

Tradizione

cannaiola di marta I vitigni della Cannaiola vengono coltivati da tempo immemorabile nel territorio di Marta e nei territori limitrofi di Capodimonte e Tuscania a sud-ovest del lago di Bolsena, sempre condotti da cittadini Martani che custodiscono gelosamente le proprie tradizioni.

Il Cannaiolo nero

Origine di un antichissimo vitigno.

radica

Il Canaiolo Nero è uno dei vitigni più antichi che siano stati coltivati, diffuso soprattutto in Toscana ma anche nelle limitrofe Marche ed Umbria, sembra sia stato portato nel nostro territorio per opera di qualche religioso di passaggio o da viaggiatori ed abbia trovato qui le condizioni pedoclimatiche ideali per esaltare le sue virtù.

Circa il suo nome diverse sono le ipotesi etimologiche. Il Tommaseo, nel Grande Dizionario della Lingua Italiana definisce la “Canaiuola, uva nera detta così perché la sua dolcezza piace fuor di modo ai cani”. Un’altra ipotesi molto accreditata è che il nome Cannaiola derivi dal latino “Dies caniculares” cioè dai giorni, di fine luglio e i primi di agosto, della Canicola, in cui il colore delle uve inizia a virare verso il violaceo.

I vitigni della cannaiola vengono coltivati da tempo immemorabile nel territorio di Marta e nei territori limitrofi di Capodimonte e Tuscania a sud-ovest del lago di Bolsena, sempre condotti da cittadini Martani che custodiscono gelosamente le proprie tradizioni.

Dopo un periodo di relativo abbandono e dopo la Denominazione di Origine Controllata, nel 1996, la coltivazione della Cannaiola si è intensificata e diversi vigneti sono stati iscritti sotto la denominazione «Cannaiola». Il riconoscimento della D.O.P «Cannaiola dei Colli Etruschi Viterbesi», così come previsto dal relativo disciplinare di produzione, è riservato ai vini ottenuti da Canaiolo nero, localmente detto Cannaiola per non meno dell’85%.

Il nostro Vigneto che produce la Cannaiola nel Comune di Capodimonte, una terrazza sul lago e sulla meravigliosa isola Bisentina, è in parte ancora quello impiantato alla fine degli anni ‘60 dall’amatissimo nonno Tancredi Ortenzi, censito quale patrimonio genetico autoctono Arsial, cuore pulsante e tipicità della nostra Cannaiola.

I nostri vini

La nostra produzione di vini artigianali

Vignola

vignola

SAngallo

sangallo

Radica

Radica

Nuova luce

Nuova luce

Luna d'agosto

Luna d'agosto

L'esperienza di tre generazioni

Per fare del buon vino ci vogliono: esperienza, tradizione e professionalità.

Tre caratteristiche che unite nel tempo danno vita ai grandi vini di territorio.